mercoledì 20 maggio 2009


Anoressia e bulimia rappresentano la prima causa di morte per malattia tra le giovani italiane di età compresa tra i 12 e i 25 anni, un vero allarme socio-sanitario, colpendo oggi circa 150/200mila donne. «I disturbi del comportamento alimentare sono patologie gravi, invalidanti e con elevato indice di mortalità».
La magrezza è oggi uno status symbol costantemente esaltato da mode , campagne pubblicitarie, cinema e tv. L'aggettivo anoressica è diventato, nell'uso comune e quotidiano, semplicemente un sinonimo di magrezza eccessiva. Eppure, l'anoressia e la sua "sorella" la bulimia sono gravi disagi psicologici che trovano nel fisico l'espressione di un malessere di vivere profondo. Oggi tali disturbi del comportamento alimentare si manifestano prevalentemente tra gli adolescenti di sesso femminile. Sebbene l'anoressia sia la forma più conosciuta di questo disagio, la bulimia, in realtà, ha più conseguenze sull'organismo in generale. L'anoressia, infatti, ha come "unico" effetto il calo del peso, mentre la bulimia, a causa del vomito indotto e dell'uso di diuretici e lassativi per disfarsi del cibo ingurgitato, provoca il danneggiamento della valvola cardiale, delle gengive e dei denti, la mancata assimilazione dei sali minerali e lo sconvolgimento delle funzioni intestinali. I primi segni che tradiscono l'anoressia sono, innanzitutto, un dimagrimento eccessivo, ben al di sotto del normale ed un'immediata amenorrea; Invece,poiché la persona bulimica agisce di nascosto, il suo problema non è facilmente ravvisabile. L'anoressica solitamente rifiuta di mangiare ed inventa una serie infinita di scuse per evitare di alimentarsi; se proprio non può fare a meno di sedersi a tavola, prende pochissimo cibo per poi lasciarlo comunque nel piatto, oppure lo nasconde nel tovagliolo per gettarlo in seguito. Man mano che la malattia progredisce, la persona si estranea sempre più, evitando accuratamente uscite in pubblico. La persona bulimica,invece, si vergogna delle eventuali abbuffate che manifesta in pubblico e del fatto che si debba nascondere per andare a vomitare in seguito, quindi anch'essa tenderà ad isolarsi dal mondo. Le crisi di bulimia possono durare anche un paio d'ore; la bulimica si fermerà soltanto quando avrà mangiato fino a scoppiare.

1 commento:

  1. signorina elenia se mi posso permettere conccordo pienamente anche se molte volte non ci accorgiamo di ciò che ci succede, perchè troppo influenzati da una società che ormai spesso propone dei modelli di belezza utopici

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