giovedì 28 gennaio 2010

laboratorio d'informatica













IL mio laboratorio d'informatica della facoltà di scienze della comunicazione e della conoscienza(FSCC) nasce nell'ottobre del 2006 ,si trova nel cubo 18C quarto piano ponte coperto.
All'interno del laboratorio ci sono circa 20 computer fissi ai quali lo studente può accedere alla rete.

Ogni computer ha ovviamente uno schermo e un case nel quale si trovano le componenti ovvero: la scheda madre, l'alimentatore, hard disk, la memoria ram, la scheda video, scheda audio, scheda di rete e il processore.
All'esterno del computer sono collegati: la tastiera e il mouse attraverso le porte ps2, una è dedicata al mouse e l'altra alla tastiera.

Il sistema operativo di tali computer è Windows xp.
Tale laboratorio è molto frequentato da noi studenti per fare esercitazioni, collegarci in rete, controllare la posta e andare su uniwex per prenotarci agli esami ecc.
Inoltre c'è anche un videoproiettore che proietta, nel migliore dei casi, sulla parete bianca.
La disposizione dei tavoli di tale laborario è simile ad un'arena, in quanto lo spazio centrale che rimane, serve per avere una visione chiara sia del professore o degli assistenti nel momento in cui si svolge la lezione o l'esercitazioni e sia del video proiettore.
http://mondoailati.unical.it/ tale sito rappresentava la community degli studenti di fscc,ovvero il luogo virtuale d'incontri e di scontri dei ragazzi della facoltà, però ormai da circa due anni questo sito è stato chiuso, in quanto gli studenti ne approfittavano per recare delle offese e per denigrare il corso di laurea.Oggi viene utilizzato un'altro sito:http://http://www.comunicazionedams.unical.it/ questo strutturalmente sembra essere più un blog che un sito.
A mio avviso tale sito nn mette in rilievo le informazioni riguardanti fscc, che ormai da circa due anni non esiste più come facoltà, in quanto in primo piano ci sono gli avvisi della facoltà di comunicazione e dams e solo in secondo piano quelli di fscc.
Il Laboratorio offre inoltre la possibilità di Stage formativo per gli studenti del CdL che voglio approfondire le competenze di gestione dei media in rete, e in particolare nel 2007 ha contribuito all'avvio della radio web d'Ateneo.






martedì 26 gennaio 2010

mercoledì 20 maggio 2009


Anoressia e bulimia rappresentano la prima causa di morte per malattia tra le giovani italiane di età compresa tra i 12 e i 25 anni, un vero allarme socio-sanitario, colpendo oggi circa 150/200mila donne. «I disturbi del comportamento alimentare sono patologie gravi, invalidanti e con elevato indice di mortalità».
La magrezza è oggi uno status symbol costantemente esaltato da mode , campagne pubblicitarie, cinema e tv. L'aggettivo anoressica è diventato, nell'uso comune e quotidiano, semplicemente un sinonimo di magrezza eccessiva. Eppure, l'anoressia e la sua "sorella" la bulimia sono gravi disagi psicologici che trovano nel fisico l'espressione di un malessere di vivere profondo. Oggi tali disturbi del comportamento alimentare si manifestano prevalentemente tra gli adolescenti di sesso femminile. Sebbene l'anoressia sia la forma più conosciuta di questo disagio, la bulimia, in realtà, ha più conseguenze sull'organismo in generale. L'anoressia, infatti, ha come "unico" effetto il calo del peso, mentre la bulimia, a causa del vomito indotto e dell'uso di diuretici e lassativi per disfarsi del cibo ingurgitato, provoca il danneggiamento della valvola cardiale, delle gengive e dei denti, la mancata assimilazione dei sali minerali e lo sconvolgimento delle funzioni intestinali. I primi segni che tradiscono l'anoressia sono, innanzitutto, un dimagrimento eccessivo, ben al di sotto del normale ed un'immediata amenorrea; Invece,poiché la persona bulimica agisce di nascosto, il suo problema non è facilmente ravvisabile. L'anoressica solitamente rifiuta di mangiare ed inventa una serie infinita di scuse per evitare di alimentarsi; se proprio non può fare a meno di sedersi a tavola, prende pochissimo cibo per poi lasciarlo comunque nel piatto, oppure lo nasconde nel tovagliolo per gettarlo in seguito. Man mano che la malattia progredisce, la persona si estranea sempre più, evitando accuratamente uscite in pubblico. La persona bulimica,invece, si vergogna delle eventuali abbuffate che manifesta in pubblico e del fatto che si debba nascondere per andare a vomitare in seguito, quindi anch'essa tenderà ad isolarsi dal mondo. Le crisi di bulimia possono durare anche un paio d'ore; la bulimica si fermerà soltanto quando avrà mangiato fino a scoppiare.
Le ripercussioni psicologiche

Anoressia e bulimia comportano depressione, basso livello di autostima, senso di vergogna e colpa, difficoltà a mantenere relazioni sociali e familiari, sbalzi di umore, tendenza a comportamenti manichei e maniacali, propensione al perfezionismo. Sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare.
Da cosa nasce un disordine alimentare?

Al centro del disordine alimentare, che si manifesta come malattia complessa, risultante dall’interazione di molteplici fattori biologici, genetici, ambientali, sociali, psicologici e psichiatrici, c’è comunque da parte del paziente una ossessiva sopravvalutazione dell’importanza della propria forma fisica, del proprio peso e corpo e una necessità di stabilire un controllo su di esso. Tra le ragioni che portano allo sviluppo di comportamenti anoressici e bulimici, si evidenziano: la sensazione di essere sottoposti a un eccesso di pressione e di aspettativa, o al contrario di essere fortemente trascurati dai propri genitori, il sentirsi oggetto di derisione per la propria forma fisica o di non poter raggiungere i risultati desiderati per problemi di peso e apparenza. Per alcune persone, si tratta di una tendenza autodistruttiva che le porta ad alterare il proprio comportamento alimentare o ad abusare di alcol o droghe. L’anoressia e la bulimia però possono anche dipendere dal fatto che l’individuo subisca situazioni particolarmente traumatiche, come ad esempio violenze sessuali, drammi familiari, comportamenti abusivi da parte di familiari o di persone esterne, difficoltà ad essere accettati socialmente e nella propria famiglia. Uno dei motivi per cui una ragazza inizia a sottoporsi a una dieta eccessiva è la necessità di corrispondere a un canone estetico che premia la magrezza, anche nei suoi eccessi. Secondo molti psichiatri, infatti, l’attuale propensione a prediligere un modello di bellezza femminile che esalta la magrezza ha conseguenze devastanti sui comportamenti alimentari di molte adolescenti.

Anoressia nervosa

Una persona diventa anoressica quando, riducendo o interrompendo la propria consueta alimentazione, scende sotto l’85% del peso normale per la propria età, sesso e altezza. L’anoressia è conseguente al rifiuto ad assumere cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso o diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Spesso, una persona anoressica comincia con l’evitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su alimenti ‘sani’ e poco calorici, con una attenzione ossessiva al contenuto calorico e alla composizione dei cibi e alla bilancia. Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone ingerito. Il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato, con un eccesso di attenzione alla forma e con il rifiuto frequente ad ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.